Lo scorso marzo il Parlamento europeo ha approvato la nuova legge sull’intelligenza artificiale (IA), una normativa storica che mira a garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali, promuovendo al contempo l’innovazione.
Obiettivi della Legge
La nuova legge ha come scopo principale la protezione dei diritti fondamentali, della democrazia, dello Stato di diritto e della sostenibilità ambientale dai rischi legati ai sistemi di IA. Il regolamento stabilisce obblighi basati sui potenziali rischi e sull’impatto dei sistemi di IA, cercando di posizionare l’Europa come leader mondiale nel settore.
La legge mette fuorilegge alcune applicazioni di IA ritenute pericolose per i diritti dei cittadini: queste includono sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili, l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali per creare banche dati di riconoscimento e i sistemi di riconoscimento delle emozioni nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Vietati anche i sistemi di credito sociale e le pratiche di polizia predittiva basate esclusivamente sulla profilazione.
Sistema di Classificazione del Rischio
La pietra angolare della legge è un sistema di classificazione che determina il livello di rischio che una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare per la salute, la sicurezza o i diritti fondamentali di una persona. Il quadro di riferimento prevede quattro livelli di rischio: inaccettabile, elevato, limitato e minimo.
Eccezioni per le Forze dell’Ordine
Le forze dell’ordine potranno utilizzare sistemi di identificazione biometrica solo in situazioni specifiche, con garanzie rigorose. L’identificazione “in tempo reale” sarà permessa solo con autorizzazione giudiziaria o amministrativa, per casi come la ricerca di persone scomparse o la prevenzione di attacchi terroristici.
Obblighi di Trasparenza
I sistemi di IA per finalità generali e i loro modelli dovranno rispettare requisiti di trasparenza, inclusi i diritti d’autore. I modelli più potenti dovranno effettuare valutazioni dei rischi e mitigare eventuali rischi sistemici. Inoltre, i contenuti artificiali o manipolati, come i deepfake, dovranno essere chiaramente etichettati.
“Con queste regole fondamentali, l’UE sta guidando lo sviluppo di nuovi standard globali per garantire che l’IA sia affidabile,” ha dichiarato Margrethe Vestager, Commissario europeo per l’era digitale e la concorrenza, in un comunicato. “Le nostre norme, pensate per essere all’avanguardia e promuovere l’innovazione, interverranno solo quando strettamente necessario: ovvero, quando sono in gioco la sicurezza e i diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione Europea.”
Proprio per questo, 01Sistemi ha progettato SempliceAI: una piattaforma di intelligenza artificiale progettata per elaborare grandi quantità di testi e estrarre informazioni significative per migliorare l’organizzazione del business. La piattaforma facilita la creazione di ontologie attraverso tecniche semiautomatiche, aiutando le aziende e le pubbliche amministrazioni a organizzare i dati in argomenti specifici.
SempliceAI utilizza un motore di ricerca semantico che indicizza documenti e visualizza le relazioni tra essi attraverso strumenti di Visual Analytics e offre una serie di componenti di AI che possono alimentare vari servizi innovativi, come il supporto all’editing di documenti e l’interazione in linguaggio naturale tramite chatbot. Ad esempio, SEM il Chattadino è un chatbot progettato per la Pubblica Amministrazione, capace di estrarre informazioni richieste dagli utenti dai testi.
Grazie alla sua flessibilità e velocità, SempliceAI è una piattaforma indispensabile per chiunque voglia sfruttare l’intelligenza artificiale in ambito aziendale o pubblico, fornendo strumenti avanzati per l’analisi e l’organizzazione dei dati, in perfetto allineamento con gli standard globali richiesti dal Parlamento Europeo. Sicurezza, affidabilità, innovazione a disposizione di tutti.
